destionegiorno
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Sono felice di vivere in modo semplice ed esemplare come il sole, come il pendolo, come il calendario. Marina Cvetaeva ... (continua)
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Poi,
quando scrivo mi dissolvo
come mille frammenti di luce.
Muto in pulviscolo
e sogno imperi di mare
e musici
che il vento accarezza.
Abito castelli di fresie
e un esercito di salici antichi
bisbiglia una ninna nanna
mai satura... leggi...
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Sono io
l’esubero di me stessa,
quei luoghi e quei giorni
tristi come fianchi
che non hanno partorito.
Ho in me deflagrazioni
di idee e rivoluzioni,
un tulipano giallo in divenire,
una torre solitaria
che si erge in soccorso.
Mi nutro di... leggi...
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Ricomponimi,
sono scomposta a monte.
Ho smarrito il senso
e la direzione
del mio io illogico.
Ne ho perso i pezzi
e ora necessito
di collante
per stare... leggi...
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Rinascita inconclusa di gemme di vita
in te scorgo l'oscurità in nero abisso
di eventi cinerei che il vento
non spazza e ricostituisce.
Me povera,
a errare da sempre la colpa dell'errore
non espio ma senza ritegno persisto
nel risalire... leggi...
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Ride forte qualcuno al sesto piano
mentre nel nostro correre allucinato
i corpi prendono il sopravvento,
le mani ad aggrovigliarsi
e cercarsi e prendersi e perdersi
nella sosta del dopo pranzo.
Sonno di bambino e perfetta unione di noi,
come... leggi...
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Condividemmo neuroni e pioggia,
ramificazioni di tessuto nervoso e cuore,
post atomici paesaggi della mente,
dolorose visioni in scrittura moderna.
Altra me stessa in poetica forma,
altra me stessa in liriche ossessioni
e apocalittiche oniriche... leggi...
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Indosserò la veste dell’estate
e salirò da te come virginea amante
a cercar carezze nuove e luminosi soli,
sogni imperituri in argentee notti.
Sarà per mio diletto o per mia croce
voler ancora sospettar l’amore
nel mio... leggi...
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Forse un’atmosfera rarefatta,
luce bianca del nord
come certe sfumature del Baltico russo
o l’umidità persistente del Ladoga,
odore di larici spiazzati dal vento
nell’arcipelago di Valaam.
Ti farò dono delle mie matrioske prima di... leggi...
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Come protesi salvifica
la mia penna
dalla disabilità della sensibilità
mi solleva.
Brandelli dell’anima mia
sono viva e dunque scrivo.
Pulsa la carne mia,
duole il cuore e si annulla la mente
in confini carichi di rabbia e... leggi...
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Paola Riccio La sua poesia più recente:
| Mademoiselle
voleva essere libera,
volare oltre la banalità
delle immagini di parole
aquilone cuore amore
saltare nell’azzurro del reale,
essere capriola sulla superficialità
delle frasi di carta stagnola
di mille
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La sua prima poesia pubblicata:
| Ritorno ad aspettare il dodici come quattro anni fa
di nuovo corro per non tardare
corro a lavorare
e attendo sotto la
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La sua poesia più letta:
| Smarrita nella miopia del suo splendore
spessi occhiali e mani piccole
vortici di trame di brughiere e nembi parigini
fate d’inchiostro e demoni stampati.
Precoce presagio di intuizioni mature
lungimiranti visioni introspettive
totalmente
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La sua poesia più commentata:
| A seguir modelli e schemi
ne moriron più di mille,
sempre pronti ad apparire
come essere perfetti.
Patologico bisogno
di sembrare perfezione,
io ti canto oh imperfezione
mia adorata libertà.
Sempre i primi della classe
sì
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Una proposta da leggere:
| Sapevo che saresti tornata.
Questo strano mondo di parole
non prescinde da te e da noi.
E’ un andirivieni di malinconie
e tristezze indefinite,
un calesse di sfumature intense
intonse e intime.
Un’allegoria dei sogni
che tardano a prendere
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