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Responsabilità sociale
Alabastro
Morte
Non ebbi mai coraggio
d'osservarla bene da vicino
anche se le son cresciuta accanto,
appena al mondo
qualcuno se ne andava
ed era sempre troppo presto
per chi amava
e finché ne fui incosciente
la guardavo
e non sapevo, non capivo e non pensavo
che cos'era
che rendeva immota la figura
lì distesa
silenziosa e scura sotto il velo
ed ignoravo
che avrei saputo un giorno
trovar l'inimmaginata forza di sfiorare
la tua pelle trasparente
di colore indefinito
lucore d'alabastro levigato
di già visto
eppur sì sconosciuto
sino a te
o bella addormentata mia
e alle tue mani
che vidi alacri, belle e affusolate,
inerti - abbandonate lungo i fianchi scarni
avvolsi il mio rosario benedetto
e mai tremai
nel gelo del contatto
mentre di silenzi - tardi - ti parlavo
e neanche piansi
finquando sigillato fu lo scrigno
che ti portava via
e solo allora - mancò l'aria
e sussultai nel petto
non ero più una bimba già da tempo
eppure lo divenni
per sgomento
e da quell'ora vivi qui - nel pugno stretto
e qui ti tengo
ché mai - avanti del rimpianto
t'ho compreso,
mai - finché t'ho avuta
ho amato tanto -
quanto adesso - mamma - che non sei.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Per ricordare quanto ho dimenticato di viverti... capirti... amarti...»
Commenti di altri autori:
«Non posso commentare questi versi sconvolgenti che rappresentano la fotocopia di ciò che provai quel giorno in cui misi il rosario di filigrana d'argento della mia prima Comunione tra le mani di mia mamma, a cui non avevo mai dato nemmeno un bacio, per stupido orgoglio... Posso soltanto conservarla, con un grado più elevato di senso di colpa, che non potrà abbandonarmi...»
«Quando nostra madre ci lascia per non tornare in un attimo torniamo bambine e vecchie. Bambine perché bisognose di quelle carezze speciali dell'infanzia e vecchie perché non siamo più figlie. Qualsiasi tipo di rapporto ci sia stato con le nostre madri rimarrà un terribile senso di sofferenze e perdita assolutamente incancellabile. Io ho avuto molte discussioni con mia madre ma da quanto se n'è andata mi sono resa conto che ho perduto con lei una parte importante di me stessa e infantilmente penso o meglio spero che lei mi guardi e sia contenta di me e possa vedere anche quella parte d'amore che non sono stata capace di dichiararle quando era il momento giusto. Bellissima.»
«E' magnifica, di un'intensità unica. Fa venire i brividi. Sentimento allo stato puro nella descrizione di un dolore tanto forte. Davvero magnifica poesia»
«Una chiusa che trasmette brividi... emozioni che arrivano fin nel profondo... ed è proprio quando il tutto manca che si vorrebbe averlo amato in tutto... Stupenda...»
«la perdita della mamma e il suo ricordo turba continuamente il cuore... e vorresti sentirla come sempre vicina a te... non ci resta che ricordare serenamente quanto dolce e cara è stata la sua esistenza terrena, e quanto amore ci ha donato... immaginarla sempre al nostro fianco per sentirne vicina l'anima... Commovente, magnifica, piaciuta tantissimo.»
«Ultimi istanti vissuti accanto a chi ci ha donato la vita entrano nel nostro cuore rinnovando un antico dolore che mai ci potrà abbandonare. Letta quasi con timore per paura di sciupare con l'emozione quegli ultimi istanti.»
«Struggenti ed emozionanti i tuoi versi che sento miei fin nel profondo, ...bellissimi. Spesso ci si accorge solo dopo, quando è troppo tardi, dell'amore trattenuto, incompreso o inespresso e si porta dentro un eterno rimorso. La conservo per poterla rileggere perché è stupenda...»
«Non ho parole peché nel eggerla fa venire i brividi Anna... Non hai dimenticato nulla... ne in vita ne ora in questa stupenda lirica lei sa... del tuo amore! Stupenda inchini poetessa!»
«Emozionante fino alle lacrime, questo approccio con la morte, questa sequenza di forti sensazioni che lasciano senza fiato! Plausi a questa mirabile poetessa!»
«Una poesia che ti trasporta all'interno del clima e delle situazioni vissute dalla poetessa. Versi delicati, sublimi per spontaneità ed amore che traspare da ogni singola parola. Delicata e ricercata.»
«odioso ribrezzo quando La baciai morta fredda trasudava mefitici umori sperduto in un mondo nuovo mi ritrovai esposto il cadavere della vecchia ai visitatori perduto l'affetto tanta vergogna provai rigida sagoma maschera tragica di tutti i suoi dolori corrotta l'anima mia non sarebbe guarita mai. Le tue bellissime parole mi hanno riportato quei momenti tragici e unici per ogni figlio che perde la madre ed insieme a lei perde quel rapporto speciale che solo loro conoscono.»
«mi sono moltissimo emozionato ed una lacrima mi hai strappato... meravigliosissima POETESSA DEL MESE... trapassarmi il cuore hai saputo con questa incantevole ...BELLISSIMA E SENTITA POESIA»
«mi hai coninvolto, hai fatto riaffiorare il mio dolore... hai strappato una lacrima dai miei occhi... mi hai riportato indietro nel tempo ... tutto questo hanno fatto i tuoi meravigliosi versi grande poetessa...è stato un onore leggerti...»
«Credo che solo il profondo dolore possa partorire versi di questo livello! Commossa e rabbrividita, si legge tutta la tua anima in queste parole,è immenso l'affetto per la madre e tu lo esprimi in modo eccellente, complimenti per la bravura e per trasportare al lettore le vivissime emozioni!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«Non posso commentare questi versi sconvolgenti che rappresentano la fotocopia di ciò che provai quel giorno in cui misi il rosario di filigrana d'argento della mia prima Comunione tra le mani di mia mamma, a cui non avevo mai dato nemmeno un bacio, per stupido orgoglio... 
«Una chiusa che trasmette brividi... emozioni che arrivano fin nel profondo... ed è proprio quando il tutto manca che si vorrebbe averlo amato in tutto... 
«la perdita della mamma e il suo ricordo turba continuamente il cuore... e vorresti sentirla come sempre vicina a te... non ci resta che ricordare serenamente quanto dolce e cara è stata la sua esistenza terrena, e quanto amore ci ha donato... immaginarla sempre al nostro fianco per sentirne vicina l'anima... 
«Ultimi istanti vissuti accanto a chi ci ha donato la vita entrano nel nostro cuore rinnovando un antico dolore che mai ci potrà abbandonare. Letta quasi con timore per paura di sciupare con l'emozione quegli ultimi istanti.»
«Struggenti ed emozionanti i tuoi versi che sento miei fin nel profondo, ...bellissimi. Spesso ci si accorge solo dopo, quando è troppo tardi, dell'amore trattenuto, incompreso o inespresso e si porta dentro un eterno rimorso. 
«mi hai coninvolto, hai fatto riaffiorare il mio dolore... hai strappato una lacrima dai miei occhi... mi hai riportato indietro nel tempo ... tutto questo hanno fatto i tuoi meravigliosi versi grande poetessa...è stato un onore leggerti...»
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