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Quel foglio bianco steso sulla notte
cui discioglie lento
in una stilla
afflato di pensiero -
è oceano adagiato nella mano
lucente inchiostro nero
denso
forma senza forma
astratta dimensione
liquefatta
fiotta dalla bocca del pennino
si trasforma
si dilata
mutevole ed oscura come l'ombra
si disegna
si ricama
si perde ad ogni curva
e si ritrova
irrequieto fiore - senza posa
macchia d'astrusa confusione
è filo
inciso sulla punta delle dita
metafisica fusione
d'esistenza
faro spento
il controsenso gioco della vita
che di sè stesso ancora non ha vinto
e non ha perso.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Le forme senza forma che lasciano macchie nell'anima.»
Commenti di altri autori:
«Un notissimo test psicologico ci spinge a dichiarare ciò che il nostro occhio o meglio la nostra mente vede proiettato su macchie di inchiostro messe a caso su di un foglio bianco: ognuno di noi ha la sua interpretazione. E' come per i fatti della vita, ognuno di noi, ha una visione soggettiva di ciò che lo circonda. Bella Poesia.»
«La parola Vate, può essere usata al femminile? se così non fosse permettetemi di usarla per la nostra Kiaraluna. Questa metafisica poesia, questo elucubrare sull'esistenza, sul nostro stesso essere...è trascendentale... Oh grazie ancora per l'emozione provata!»
«Ricordo che da bambina mi piaceva lasciar sgocciolare l'inchiostro dal pennino sui fogli da disegno lisci, che non assorbivano in fretta, poi, muovevo il foglio e mi divertivo a vedere i ghirigori che la goccia, come pallina di mercurio, disegnava sulla carta, prima di cedere all'assorbimento, che inevitabilmente, produceva l'indelebile macchia. Ho capito dopo, che la vita si sarebbe rivelata come quella goccia...»
«Originalissima e raffinata, nella sua odierna esposizione, l'autrice, con stile, trasmette innumerevoli delicate sensazioni, che, intense sfiorano l'anima del lettore... Lirica apprezzatissima»
«Anche le macchie prodotte a caso con colori o l'inchiostro rivelano i nostri stati d'animo di quel momento... una forma che apparentemente non significa niente può nascondere una forma ben precisa: quella dell'anima. E' una poesia non solo bella ma molto intelligente»
«Macchie d'inchiostro che intingono i versi con i colori della nostra anima... donando forma all'informe... Meravigliosa e originale lirica, ben stilata nell'inconfondibile stile di sempre. Complimenti Anna! Aggiungo fra le più belle. Meritatissimo fiocco.»
«Come la fantasia corre nel decifrare le macchie d'inchiostro che il nostro cervello corre a codificare... le interpretazioni e l'immaginazione... il controsenso gioco della vita come meravigliosamente lo descrivi... Stupenda riflessione... ci sto ancora pensando...»
«Versi che mi hanno riportata sui banchi di scuola, quando involontariamente imbrattavo d'inchiostro calamaio e banco e la maestra – brontolona – non perdeva tempo a rimproverarmi annacquando così con le lacrime questi involontari disegni.»
«condivido il pensiero di shelly... devo dire nella sua fantastica riflessione è una poesia di una bellezza devastante... ti faccio i miei entusiastici complimenti»
«bellissima esposta con molta bravura dove appare smagliante la grande eleganza di questa autrice nell'esporre le sue meditazioni le sue riflessioni piaciutissima»
«Poesia molto patticolare, dalle metafore dense di significato. La macchia d'imchiostro che cade informe sul foglio, si spande e assume forma dall'informe forma. Sembra un gioco di parole, ma la similitudine della macchia d'inchiostro con la vita non è infondata, perché davvero così, talvolta, può presentarsi la vita.»
«Una riflessione in versi che gioca sui contrasti, antitesi e chiaroscuro. Quasi un rievocare la fluidità della materia, un gioco di forme e volumi. Una poesia fortemente espressiva, dal ritmo incalzante e dal lessico elegante ed impreziosito da immagini dal notevole impatto. Un capolavoro.»
«Credo ne siamo piene di queste macchie che non sappiamo dargli spiegazione... L'anima ne assorbe il suo inchiosro ma non delineamo la forma ma rimane intrisa nel cuore... Stupenda Anna dei versi che si sciolgono nel cuore»
«quante macchie ci sono senza un profilo e troppe volte di queste macchie giranointorno alla nostra vita... Immensa poesia con delle eleganti metafore poesia metafisica... questa è VERA poesia e tu grande POETA!»
«Quante macchie senza forma prendono spazio nelle nostre vite, quanti nei nei pensieri che ci mettono ansie lasciandoci schiavi dei nostri perchè. Una poesia di sentimento, di stile ed eleganza, come elegante è la tua persona. Un abbraccio Anna e applausi!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«Ricordo che da bambina mi piaceva lasciar sgocciolare l'inchiostro dal pennino sui fogli da disegno lisci, che non assorbivano in fretta, poi, muovevo il foglio e mi divertivo a vedere i ghirigori che la goccia, come pallina di mercurio, disegnava sulla carta, prima di cedere all'assorbimento, che inevitabilmente, produceva l'indelebile macchia. Ho capito dopo, che la vita si sarebbe rivelata come quella goccia...»
«Macchie d'inchiostro che intingono i versi con i colori della nostra anima... donando forma all'informe... 
«Come la fantasia corre nel decifrare le macchie d'inchiostro che il nostro cervello corre a codificare... le interpretazioni e l'immaginazione... il controsenso gioco della vita come meravigliosamente lo descrivi... 
«Versi che mi hanno riportata sui banchi di scuola, quando involontariamente imbrattavo d'inchiostro calamaio e banco e la maestra – brontolona – non perdeva tempo a rimproverarmi annacquando così con le lacrime questi involontari disegni.»
«condivido il pensiero di shelly... devo dire nella sua fantastica riflessione è una poesia di una bellezza devastante... ti faccio i miei entusiastici complimenti»
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