Seduto, sulle sponde dell'universo
immobilizzato nei pensieri confuso perso
sensazione bruciante sul viso pizzicato dalla salsedine
inebriato dalla voce potente del mare, che vede la mia solitudine

Lo sbattere prepotente delle onde
ancora mi rapisce e mi confonde
nell'immenso blu, avvolgendomi nel suo splendido velo
racchiuso fra le labbra del cielo

La brezza accarezza le onde, le modella
le accompagna verso gli scogli le scodella
dove come i sogni svaniscono
e nel silenzio spariscono

Lasciando spazio a timide perle di schiuma
il sole infiltrandosi con le mani rende dorata quella spuma
rompendo la monotonia
della distesa e infinita malinconia

La dolcezza del paesaggio mite
placa la sete
ma non trovo parole, forse le ho trovate
sono dentro di me, gelosamente custodite

Fiaccole luminose del paradiso
distese nell'universo... l'emozione del sorriso
fuochi distanti e solitari
pensieri intrecciati di desideri

Seduto sullo scoglio, solo volevo dimenticare,
ma una tua carezza dolce Musa, ed ecco il sogno... ritornare