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Occhi
di profondità incolore
vuoti di luce
straripanti di terrore
sguardi
d'ogni età
che traducevano parole
impossibili da dire
piante in silenzio
sopra un giaciglio sporco
chilometri
di filo spinato
arrossato d'innocenza
arrugginito di vergogna,
bavaglio di paura
a soffocare
sogni impossibili di fuga
mattanza
di bambole di pezza
per sfamare superiorità
e follia
incenerendo dignità
mania
d'ergersi a divinità,
umanità
l'unico sogno di grandezza
sia...
MAI dimenticare.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Profonde ed abili descrizioni di eventi dolorosi che mai si potranno obliare, perché hanno scolpito intense impronta in tutti i cuori sensibili... Poesia molto apprezzata»
«Ogni mattanza è vestita di superiorità e follia... Mai dimenticare gli orrori commessi da menti perverse, per non commettere ulteriori massacri di persone innocenti. Nessun popolo deve subire... Speriamo regni la Pace nel cuore di tutti gli uomini di ogni credo, di ogni colore ed estrazione sociale.
«ero certo che avresti scritto qualcosa a riguardo, ed ero convinto di leggere qualcosa di maestoso... infatti! Mattanza di bambole di pezza... basterebbe solo questa frase, ma c'è ancora di più, non dimenticare, come non dimentioc certe opere! Maestosa!»
«Visitando quei luoghi di morte e sofferenza disumana ho provato un senso di vergogna opprimente per appartenere ad una razza che ha fatto del grande dono dell'anima l'espressione della più bieca follia e crudeltà. Bellissima e apprezzata.»
«Versi sublimi che si attaccano ad un ricordo che nessuno mai potrà dimenticare, né ora né mai. Le parole scorrono con rabbia e, le forti immagini descritte, sanno di un dolore che quasi si tocca con mano. La bellezza incredibile di questa poesia non può non toccarci, non può che far scendere sul viso una lacrima!»
«una poetessa dal nobile e generoso cuore non poteva non far sentire la sua voce in questo giorno la ho attesa questa poesia per leggere le sue emozioni in merito e come sempre mi colpisce nell'animo per le parole e le frasi usate apprezzata»
«Versi profondamente toccanti nel descrivere una triste realtà che ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia... Un inchino alla bravura e alla sensibilità della nostra autrice. Sublime, da fiocco rosso.»
«Mia cara Dolceintensa Kiaraluna, abbino questa tua poesia di oggi ad un'altra tua che invito tutti a rileggersi ed il cui titolo era, se la memoria non mi inganna, Auschwitz. Se si leggono di seguito se ne assapora appieno la grandezza del significato e la bellezza dell'esporlo. Oltre all'intensità del sentire del tuo animo che da sempre giudico come sai.»
«No, non si può e non si deve dimenticare l'abbrutimento dell'uomo divenuto bestia in nome di forsennate ideologie. Il dramma è che anche oggi siamo in mezzo ad un mare di fanatici che uccidono e s'immolano credendo d'essere nel giusto, credendosi martiri di una giusta causa... poveri illusi! No a ideologie foriere di odio e morte, si a ideali messaggeri d'amore e vita! Versi oltrmodo condivisibili e particolarmente apprezzati.»
«Mai dimenticheranno le persone che hanno perso cari e che sono sopravvissuti a questa barbaria, e per chi come noi, che ne abbiamo solo sentito parlare. Riesci a fare riaffiorare i ricordi che trasmettono in televisione, e nella storia. La mente umana va oltre l'inimaginabile, e quello che si è visto o sentito è straziante ancora e ogni volta che se ne parla mi sento male, anche oggi ho chiuso la tele... il film mi ha sconvolta, troppo violento per la mia anima... Sublime come sempre... ricordi che mai si cancelleranno per chi è sopravissuto...»
«Non dimenticheremo quest'immane tragedia, il nostro compito è quello di tramandare alle generazioni future quello che il nazismo è riuscito a concepire: lo sterminio di massa. Ogni voce che si leva è un grande contributo alla memoria. Grazie di questa tua lirica.»
«Guai se dovessimo dimenticare quanto accaduto – si rischierebbe tanto tanto – non stanchiamoci mai di parlarne, anche se questo ci fa soffrire. Molto molto sentita.»
«Poesia di forte spessore, sul significato della memoria perché non si dimentichi l'orrore e non si ripeta la follia del passato. Percezioni e sensazioni, derivanti dalla crudezza degli eventi, contribuiscono a sottolineare un messaggio doloroso ed un'esortazione a non dimenticare. Sublime.»
«Nel suo immenso e profondo dolore questa poesia è superba e meravigliosa
Negare la Shoa, è pazzesco, inaudito... eppure c'è chi sostiene che quest'evento uno dei più tragici nella storia dell'uomo non sia mai avvenuto... i documenti sarebbero falsi, inventati... pero i MORTI, stavolta parlano!
Per non dimenticare, per ricordare affinché non accada MAI PIU' una cosa simile... ma la storia non ha insegnato nulla e le mattanze di popoli esistono ancora, mattananze ordinate da chi, si crede d'essere un dio e padrone della terra...
Applausi, Kiaraluna e mille fiocchi rossi
Possiamo solo pregare noi che odiamo la guerra e vorremmo un mondo di pace
Affinché le generazioni future possano sapere, noi dobbiamo ricordare»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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«Versi profondamente toccanti nel descrivere una triste realtà che ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia... 
«No, non si può e non si deve dimenticare l'abbrutimento dell'uomo divenuto bestia in nome di forsennate ideologie. Il dramma è che anche oggi siamo in mezzo ad un mare di fanatici che uccidono e s'immolano credendo d'essere nel giusto, credendosi martiri di una giusta causa... poveri illusi! No a ideologie foriere di odio e morte, si a ideali messaggeri d'amore e vita! 
«Guai se dovessimo dimenticare quanto accaduto – si rischierebbe tanto tanto – non stanchiamoci mai di parlarne, anche se questo ci fa soffrire. Molto molto sentita.»
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